Dove trovare il POD sul contatore Enel
All’interno di un condominio ci sono vari oggetti per identificare in maniera univoca gli inquilini che vi abitano. C’è il citofono, la cassetta della posta, il campanello e il contatore della luce. Tutti elementi facilmente identificabili ma in un condominio medio-grande come si può capire qual è il proprio contatore della luce? In questa guida lo scopriamo insieme.
Che cos’è il POD?
Il POD, acronimo d’origine inglese, il Point of Delivery è il Punto di Prelievo dell’Elettricità un codice univoco che viene assegnato dal fornitore di energia elettrica al momento dell’allacciamento e rappresenta il punto esatto dove l’energia viene prelevata dall’utente.
A che cosa serve il POD?
Tale codice risulta fondamentale per segnalare eventuali guasti, riconoscere il proprio contatore, attivare l’utenza, effettuare un subentro, una voltura o, all’occorrenza, come codice di migrazione per cambiare fornitore.
Dove si trova il POD?
Il POD è riportato su ogni bolletta mentre sul contatore Enel viene riportato sotto la dicitura “codice cliente” (oppure “numero cliente” nei contatori elettronici di prima generazione) – da non confondere in alcun modo col codice dell’utenza, una serie di valori numerici anch’essi riportati tra i dati in fattura.
Inoltre, è importante notare che il POD è totalmente diverso dal codice matricola del contatore che, invece, identifica, sempre in maniera univoca, il dispositivo elettronico e non in alcun modo l’utenza finale.
Sia sui contatori elettronici di prima che di seconda generazione, quest’ultimi sotto l’etichetta della nuova e-distribuzione, per reperire il POD bisogna premere due volte il pulsante a destra del display.
Verrà dapprima mostrato il testo “Codice cliente” e successivamente le 9 cifre, che a tutti gli effetti compongono il POD.
E’ sufficiente comunicare tali cifre per richiedere una voltura o un subentro.
Com’è formato il POD?
Il codice POD, in Italia, comincia sempre con la sigla nazionale IT ed è seguito da 14 o 15 caratteri, nel dettaglio: tre cifre identificano il distributore locale, la lettera E stabilità dall’Autorità e infine un codice numerico che identifica in maniera univoca il punto di prelievo dell’elettricità. Sul contatore Enel – ma anche nel caso in cui dovreste segnalare un guasto – il codice POD, riporta solamente le ultime cifre.
Il codice univoco
Nel campo dei database una chiave primaria identifica un campo che può assumere solamente valori univoci, non accetta duplicati.
Le utenze dispongono sempre di un campo univoco, il cosiddetto codice cliente, al quale si può aggiunge il codice POD ampiamente descritto sopra nonché un’eventuale codice migratorio.
Tutti i cittadini vengono identificati tramite codici univoci, il più importante è il codice fiscale, poi ci sono gli id legati ai documenti d’identità, quali: patente, passaporto e carta d’identità.
Studenti e soldati vengono identificati tramite matricola e anche quando, banalmente, ci associamo a un club veniamo identificati in maniera univoca.
Il codice univoco è legato anche ai prodotti, come ad esempio: l’isbn dei libri, i codici a barre dei prodotti, il codice ICCID della sim, il numero di smartcard e il codice imei dei prodotti elettronici.
A livello virtuale, inoltre, possiamo avere anche id fissi come una stampante collegata a una rete locale o id temporanei è il caso degli OTP inviati via sms o tramite notifiche push-up, l’indirizzo IP di un computer connesso a internet.
Insomma, praticamente ovunque ci sarà un codice univoco – denominato in vari modi – che ci identificherà in maniera assoluta!